Molto spesso alcuni disturbi di origine ormonale non vengono diagnosticati e curati in modo corretto dalla medicina convenzionale.

Alcune patologie non sembrerebbero aver nulla a che fare con lo squilibrio ormonale, come ad esempio:

  • depressione;
  • disturbi del sonno;
  • disturbi della memoria;
  • vertigini;
  • sovrappeso;
  • emicrania;
  • aritmie cardiache;
  • dolore cronico;
  • fibromialgia;
  • cistiti;
  • caduta dei capelli;
  • russamento;
  • sordità;
  • acne;
  • peluria;
  • disturbi digestivi;
  • disturbi articolari.

Altre condizioni, tipiche della sfera ginecologica, le sappiamo riconoscere con più facilità, come:

  • sindrome premestruale;
  • vampate;
  • perdita della libido;
  • endometriosi;
  • cicli mestruali abbondanti;
  • fibromi uterini;
  • polipi endometriali;
  • cancro dell’endometrio;
  • patologie della mammella;
  • cancro mammario;
  • osteoporosi.

Ad esempio, in alcuni casi di aritmia cardiaca, il problema scatenante potrebbe essere un disturbo della funzione tiroidea o una carenza di progesterone e DHEA. In questi casi sarebbe utile eseguire un semplice test sulla saliva o nel sangue per valutare il livello di ormoni, per poi ripristinare l’equilibrio ormonale con gli ormoni bioidentici.

E il mal di testa?
Anche questo disturbo può avere una genesi ormonale. Ne soffrono più le donne che gli uomini in un rapporto di 2:1. Spesso la causa è la “dominanza estrogenica”, cioè una prevalenza degli ormoni femminili (estrogeni), mal bilanciati dal progesterone. Infatti, molte volte la cefalea si presenta a ridosso delle mestruazioni.

Quale strategia adottare in questi casi?
Il dosaggio ormonale ci permette di individuare la carenza di progesterone per ristabilire così l’equilibrio ormonale con progesterone bioidentico o fitoterapia.

Una terapia individuale con ormoni bioidentici, cioè ormoni identici a quelli prodotti dal nostro corpo, può bilanciare lo squilibrio ormonale e risolvere senza effetti collaterali molte patologie o fastidiose condizioni.